Quest’anno, meta del viaggio creativo di Valérie Messika è l’Antico Egitto, universo affascinante e misterioso. Valérie presenta una collezione di Alta Gioielleria solare e potente: Beyond the Light suggella l’incontro incandescente di oro e diamanti, sotto l’egida di una lucentezza imperitura. La Maison parigina compie un itinerario inedito e mistico, tracciando un lungo periplo magico in cui passione, audacia ed eccellenza compongono una virtuosa partitura gioielliera, avvolgente e maestosa.

La direttrice artistica intreccia alla perfezione le proprie ispirazioni e il proprio savoir-faire. Linee essenziali, stile deciso, diamanti magnifici sono gli elementi chiave di una sinfonia retro-futuristica delicatamente pervasa di echi egizi. Parure uniche e innovative in cui i diamanti si trasformano incessantemente, dando vita a creazioni vibranti e magnetiche.
Pezzo forte della collezione, Akh-Ba-Ka, con la sua costellazione di 15 pietre d’eccezione, emana una luce straordinaria, con una purezza e un candore immacolato e quasi irreale, irradiato dall’ineguagliabile diamante da 33 carati. La pietra proviene da una gemma grezza di 110 carati che cela una storia incredibile, che unisce passione, istinto e savoir-faire. Akh-ba-ka è una parure maestosa che sublima il leggendario scarabeo alato egiziano. “L’Antico Egitto è una civiltà che affascina tutte le generazioni e le culture. Emana mistero, un’aura pressoché magica che evoca l’eternità. Ma è anche un mondo che trasmette una spiritualità potente, di grande ispirazione”, spiega Valérie Messika.

Diamanti d’eccezione, gioielli trasformabili, innovazione tecnica, design inediti: Beyond the Light rappresenta una luce infinita, un nuovo orizzonte per l’Alta Gioielleria Messika.

La Maison Messika aggiunge alla sua storia un nuovo, affascinante capitolo con un imponente diamante di 33 carati, una pietra straordinaria che impreziosisce il pezzo iconico della collezione di Alta Gioielleria 2022. Valérie Messika si lancia in una sfida estrema e crea Akh-Ba-Ka, una parure in oro bianco e diamanti dall’estetica ispirata all’Antico Egitto. I 15 diamanti d’eccezione provengono da una sola pietra grezza da 110 carati. Quindici diamanti intrecciano una fulgida danza creativa che celebra la rinascita di una pietra eccezionale.

Nell’Antico Egitto, il Ka simboleggiava la forza vitale di ogni individuo, mentre il Ba era la parte spirituale in grado di effettuare il passaggio verso il mondo ultraterreno. Vi era infine l’Akh, l’elemento luminoso di pura energia cosmica che alla morte di un individuo volava via dal corpo, salendo in cielo sotto forma di luce. Nasce così Akh-Ba-Ka, alias la trascendenza, l’avvincente saga di un diamante grezzo nonché una storia di famiglia, di trasmissione di preziosi saperi ed eccezionale savoir-faire. Dietro questo fantastico viaggio si cela una pietra grezza da 110 carati ritrovata nella miniera di Lucara in Botswana.

Ma Akh-Ba-Ka rappresenta anche una grande sfida tecnica per l’Alta Gioielleria. Solo il collier, pezzo forte della parure, è impreziosito da 2.550 diamanti, del peso totale di 71,49 carati. L’ingegnoso design associa diamanti e oro bianco sfaccettato, rivisitando il leggendario scarabeo alato egiziano secondo un approccio moderno e visionario.

Al centro della favolosa collana svetta l’imponente diamante da 33 carati, in un delicato gioco di luci. Il taglio coussin conferisce al diamante uno stile vagamente classico, reinterpretato dall’istinto creativo di Valérie Messika per entrare in una nuova dimensione. La direttrice artistica ha saputo sfruttare appieno la quintessenza della pietra, sublimando il corpo dello scarabeo alato in chiave retro-futuristica. Questo insetto sacro per gli Egizi è un simbolo di rinascita che, al pari del diamante, richiama l’eternità. Ma la forza di questa gemma risiede innanzitutto nelle sue eccezionali proprietà: classificato D per il colore e Flawless, ovvero senza difetti, per il grado di purezza, il diamante vanta una qualità eccezionale. Lo sfavillante bagliore che ne emana lo rende quasi incandescente. Grazie al suo talento, l creatrice è riuscita a sublimare la luce con una composizione interamente in oro bianco. Una proposta inaspettata, dal candore immacolato, in controtendenza rispetto alle classiche ispirazioni egizie che richiamano l’oro giallo in modo naturale.

Akh-Ba-Ka è la trascendenza, l’avvincente saga di un diamante grezzo che si trasforma incessantemente per diventare luce.
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Il diamante da 110 carati rappresenta un’audace avventura che ha inizio nella miniera di Lucara in Botswana. L’acquisto di questa straordinaria gemma grezza è stato effettuato da Ilan Messika, fratello di Valérie, in occasione di una gara, appena prima del lockdown del 2020.

Di fronte a una pietra grezza, si pone la questione del taglio e della forma da scegliere, del numero di diamanti da realizzare e della relativa qualità. Una serie di domande che animano il sapiente lavoro dei tagliatori. Per questo motivo, l’artigiano di diamanti effettuerà, innanzitutto, una scansione della pietra mediante un macchinario estremamente sofisticato. Questo passaggio consente di cartografare in maniera precisa tutta la gemma, tracciandone il DNA. Si tratta di informazioni essenziali, che guidano l’artigiano nelle sue scelte. “È qui che inizia la vera ricerca del tesoro”, osserva Ilan.

Poi arriva il momento della trasformazione della gemma grezza da 110 carati in 15 pietre tagliate. Un lavoro di precisione che si ispira alla natura stessa del diamante grezzo, che determina le forme da adottare. Quindi, per questa famiglia di diamanti, alcuni hanno un taglio più classico come la pietra da 33 carati, mentre altri hanno forme meno convenzionali e più innovative. Ma la saga diamantina non finisce qui: la magia della storia continua quando Valérie Messika decide di acquistare tutte e 15 le pietre.

È a questo punto che il savoir-faire e la passione dell’artigiano di diamanti si unisce all’audacia e all’istinto della creatrice per far rinascere questa pietra grezza da 110 carati sotto forma di una parure di Alta Gioielleria unica e straordinaria. Un punto di svolta nella storia di Messika.
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Non basta avere una visione creativa per sublimare un diamante di 33 carati: occorre un savoir-faire tecnico che si avvale di una maestria artigianale di altissimo livello. La realizzazione di Akh-Ba-Ka ha richiesto oltre 1000 ore di lavoro, l’esperienza di 4/5 gioiellieri, impegnati in un lavoro a tempo pieno per 6 mesi, e ben 800 diamanti pavé per l’incastonatura del diamante di 33 carati. Numeri da capogiro che confermano l’eccezionale savoir-faire degli atelier parigini della Maison.

Per creare questa collana d’eccezione, pezzo forte della parure, Valérie Messika e il suo team hanno fatto ricorso al loro talento straordinario, affrontando numerose sfide. Come spiega Nicolas Lodolo, responsabile dell’Atelier Messika, la prima sfida “è stata associare tutte le varie pietre grezze da 110 carati sublimandone la luminosità, senza snaturarle.” In effetti, questa famiglia di diamanti dall’eccezionale purezza presenta, in alcuni casi, un taglio molto particolare, dalle sfaccettature decise. L’altra sfida consisteva nel creare un modello in totale movimento, il più leggero e arioso possibile. Una sfida importante, che sorge durante la creazione dei meccanismi e delle maglie. “L’idea era quella di rendere il modello pressoché vivo”, spiega Nicolas Lodolo. Una serie di innovazioni che sublimano la linea della collana, conferendo un look unico.
Un savoir-faire d’avanguardia per sublimare una pietra d’eccezione: il diamante da 33 carati.
Per esaltare questa gemma straordinaria, i gioiellieri hanno realizzato un lavoro di incastonatura originale con un pavé molto stretto. Una tecnica basata su una cornice avvolgente, anch’essa dalla forma coussin. Una culla di diamanti che avvolge alla perfezione questa gemma incredibile. Un design unico, delicato e avvolgente, che sottolinea la potenza e la luminosità del diamante da 33 carati.

Per quest’impresa, la Maison ha sfidato ogni limite per riuscire a creare un gioiello trasformabile: infatti, la struttura che sostiene il diamante da 33 carati può essere staccata dalla collana per trasformarsi in spilla.
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Golden Shield rappresenta un viaggio verso la luce solare e divina, che risplende con tutta l’intensità dell’oro. Choker dal design contemporaneo, orecchini geometrici, gioiello da labbra: una parure audace che celebra il ritorno dell’oro giallo, d’impronta consapevole e moderna. L’imponente collier che evoca le sontuose parure dei faraoni è stato realizzato interamente a mano a partire da un’unica lastra in oro giallo. Un lavoro eccezionale, che ha richiesto al gioielliere molte ore di lavoro affinché il choker fosse affinato e perfettamente curvato per adagiarsi sul collo come una seconda pelle.

Associato alla sfera del divino, metallo prezioso per antonomasia presso gli antichi Egizi, secondo i quali persino la stessa carne degli dei era fatta d’oro, l’oro è simbolo di vita nonché fonte d’immortalità per il suo aspetto inalterabile. Una connotazione di eternità che trova eco nella forza inscalfibile dei diamanti, che qui appaiono come sospesi grazie a un ingegnoso sistema di nappe.

Per questo ensemble, la Maison Messika ha dato vita a un design asimmetrico che gioca con i piani e i colori a contrasto. L’oro svela tutta la sua luminosità grazie a un gioco di sfaccettature create dall’effetto lucido a specchio che fa eco ai diamanti.

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Ipnotica e misteriosa, Divine Enigma si diverte a giocare con le apparenze. Una parure disponibile in due varianti: luminoso oro giallo per uno stile esuberante, e irresistibile sfavillio adamantino unito al candore avvolgente dell’oro bianco. I due choker sublimano 7 linee d’oro, al centro delle quali si stagliano due gemme taglio smeraldo. La lucentezza delle pietre, magistralmente integrate nell’insieme, e le linee dal profilo perfetto creano una composizione armoniosa dal fascino magnetico che catalizza lo sguardo.

Queste collane multifilo giocano anche con il simbolismo del numero 7, che in molte culture è estremamente forte e spirituale. Divine Enigma è anche una parure trasformabile, in cui le due pietre centrali del choker si trasformano per ornare un anello doppio. Le pietre taglio smeraldo conferiscono un tocco grafico e contemporaneo all’affascinante architettura dell’anello. Gli anelli scompaiono per svelare la potenza assoluta delle due pietre: quasi sospesi, come per magia, i due diamanti adornano la mano creando effetti inaspettati.

Valérie Messika immagina gioielli estremamente strutturati in cui l’apparente rigidità delle linee lascia spazio alla flessibilità dei movimenti per un comfort straordinario. Questi gioielli trasformabili compongono una partitura in 3 atti: una collana con o senza pietra, per un look deciso o più disinvolto, e un anello doppio soprannaturale che ne moltiplica la luminosità.

La parure reinterpreta anche gli orecchini a cerchio, gioiello iconico e simbolo di libertà. La creatrice mette i risalto gli anelli in versione oro o pavé, azzardando una composizione asimmetrica ultra contemporanea.

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Pensare fuori dagli schemi, mescolare i generi: Move Iconica è una parure dalla personalità forte che si schiude a un caleidoscopio di stili diversi, scevri da sovrastrutture. Evocando con grande naturalezza i celebri cartigli egizi, il motivo Move Uno si declina all’infinito in una ricercata combinazione formale. Ancora una volta, Valérie Messika rivisita l’iconico motivo dando libero sfogo alla creatività con design sempre più innovativi. Gioielli immaginati come tramature morbide e vibranti grazie alla sapiente costruzione di strutture snodate che, adattandosi al corpo come una seconda pelle, assecondano ogni movimento.

Superare i propri limiti, reinventarsi, trovare nuove, stimolanti ispirazioni: quella del designer è una vera e propria forma d’arte.

Valérie Messika dà così vita a composizioni rivolte a tutti, delicatamente intrise di richiami all’affascinante universo degli antichi Egizi, civiltà molto progredita in svariati settori. Uomini e donne sfoggiavano imponenti parure che, lungi dall’essere semplici accessori, facevano parte integrante del guardaroba. La direttrice artistica si lascia così ispirare da una molteplicità di stili, immaginando un set di Alta Gioielleria informale e disinvolto, da indossare sia di giorno che di sera.

Per i gioielli amuleto Valérie Messika reinterpreta in versione contemporanea e di tendenza l’Oudjat, o occhio di Horus. Antico simbolo protettore egizio associato al dio Horus, rappresenta la luce e la vittoria del bene sul male. Oudjat è una parure protettiva, sublimata da un diamante 7 carati, un talismano dai poteri magici. Declinato in versione collana, anello e bracciale, il motivo dell’Oudjat rinasce sotto forma di composizione che riprende le linee principali di questo celebre simbolo. Una proposta che incarna l’essenza della forma, per disegnare un occhio ultra contemporaneo in cui i diamanti irradiano luminosità.

Come un tratto di kajal, un raffinato inserto in ceramica nera mette in risalto la palpebra stilizzata con pavé, aggiungendo un tocco di tendenza. Questo ensemble policromo unisce la forza della ceramica alla dolcezza dell’oro rosa.

La parure, estremamente aerea, presenta una sapiente costruzione a maglie che dona movimento al look. La concatenazione originale delle pietre di varie dimensioni ne rafforza la dinamica, conferendo un ritmo elegante ai gioielli.

Al di là del suo design audace, la Maison Messika continua a stravolgere i codici dell’Alta Gioielleria attraverso la natura stessa dei modelli proposti.